Genio e Sregolatezza

Mentre ad Altesia le giornate cominciano ad allungarsi e la primavera bussa alle porte di Elian, gli avvenimenti presso la Taverna degli Eroi hanno lasciato le armate con alcune risposte e nuovi interrogativi all'orizzonte.

Gli eserciti sono schierati su diversi fronti ed ogni Regno si trova ad affrontare avversità interne oltre che esterne e, nonostante da qualche tempo gli attacchi degli Ejinath si siano fatti sempre più sporadici, l’allerta rimane massima soprattutto a seguito di dispacci che riportano di aver avvistato la Bestia di Aibor aggirarsi fuori da Malverna.

Oltre a questo, i Regni sono in attesa di quella che sarà la prossima mossa di Gherard. Il traditore di Dunamis, infatti, grazie alle conoscenze condivise con Gabriel di Erendia al tempo soggiogato da un’influenza ancora ignota, riesce ad individuare un luogo apparentemente sconosciuto anche agli stessi Depositari, che porta i vessilli della Città Blu, il Centro di Ricerca Erendi per il Progresso e l'Avanzamento. Il luogo, solitamente difeso da un complesso sistema di ingegnose protezioni che consentono l’accesso solamente al personale autorizzato, purtroppo è al momento vulnerabile a causa del periodo di latenza della rigenerazione del Genio. Questo permette a Gherard di fare breccia nel forte per cercare l’elemento che svolterebbe sensibilmente la situazione dell’esercito Ejinath: un elisir contro la sensibilità alla luce degli stessi.
Dopo una colluttazione e diversi spargimenti di sangue Erendi, vengono sottratti alcuni campioni ma non la ricetta del siero, e gli incursori sono costretti alla ritirata dalla Bestia di Aibor che, attratta dagli influssi del Genio, si scaglia contro qualsiasi ostacolo incontri sul suo cammino.

Vista la particolare natura del luogo e il rischio che correrebbe tutta Altesia di fronte ad un esercito di Ejinath completamente libero di muoversi alla luce del sole, i notabili Erendi rinunciano alla segretezza del forte per chiedere l’intervento dei Regni, i quali richiamano l’armata degli Eroi a sostegno per impedire che informazioni pericolose entrino nelle mani del nemico.

Una volta giunti al luogo della convocazione, ciò che gli armati si trovano davanti è un posto dalla natura ambigua, presidiato da un eccentrico Direttore, Gualtiero De Piscopo, e da altri singolari “ospiti”, affetti da diversi problemi ed effetti collaterali di alcuni esperimenti. Costoro sono inoltre in qualche modo collegati al sistema di protezione del luogo, che potrà essere ripristinato solo una volta che le differenti problematiche dei pazienti saranno risolte. In caso contrario, il forte verrebbe reso inospitale e le conoscenze al suo interno sarebbero perse per sempre.

Nel cercare di recuperare tutte le informazioni utili e sfruttare al meglio le risorse del Centro, gli Eroi continuano a subire attacchi congiunti sia da Gherard e dai suoi sgherri che dalla Bestia di Aibor che ancora si aggira nella zona, oltre a diverse incursioni di facinorosi Erendi e qualche tentativo di rivolta di pochi sparuti rappresentati sindacali.

Come nella precedente occasione, gli Altesiani entrano in contatto anche con popolazioni sconosciute che cominciano ad affacciarsi verso la pianura ora che il Velo non ne impedisce più il transito. Si cominciano quindi a porre le basi di nuove relazioni ed accordi i cui esiti vedranno la luce nel futuro di chi avrà la fortuna di sopravvivere agli eventi.

Grazie all’intervento degli Eroi, il luogo viene messo in sicurezza e i suoi ospiti vengono stabilizzati, almeno apparentemente, per permettere al luogo di ripristinare le sue difese grazie alla sala di Comando.

Gli armati riescono ad approntare un esorcismo su Gherard durante l’ultimo scontro, che libera il Prisco dei Paladini dal giogo che lo ha sottomesso in questi lunghi anni. Nel mentre, grazie alla diplomazia di alcuni dei nobili Altesiani, il patto stretto con il Legato viene rispettato e con grande sorpresa, il potente mago a capo degli Ejinath distrugge il mostro di Aibor e arresta lo sciame, conducendolo lontano dagli Eroi.

Inoltre, per la prima volta dalla sua distruzione per mano di Jonah, è stata nuovamente varcata la soglia del Crepuscolo, ma il Regno dei Morti appare diverso e mutato, popolato da misteriose entità.

Ora tra i Cinque Regni, mentre gli eserciti ancora si curano le ferite e il mondo si schiude davanti agli occhi degli Eroi, dopo aver combattuto contro un nemico ignoto, i timori non svaniscono, ma cominciano solo ad avere un nome: Taasar.

La primavera diventa solo un altro momento che scorre, prima di un temuto e paventato prossimo attacco ad Altesia e ai suoi abitanti.