Madre Guerra
Selva del Sangue
Una salda alleanza è stata siglata tra Naekt-Nar e Custodi per marciare contro Alephend la Spaccacrani, Madre di una sanguinaria tribù di Vendol. Un esercito di NonMorti viene lanciato contro i territori del nemico per impattare frontalmente, mentre i seguaci dei Custodi vengono inviati in una manovra di aggiramento che ha il compito di colpire i Vendol al cuore: la Selva di Sangue, covo di Alephend. Una volta giunti sul posto però essi scoprono dei totem tribali proteggono la Madre e tutti i suoi figli. Oscuri sono i meccanismi runici che alimentano il potere del Santuario della Guerra, il luogo più sacro dove Alephend ha trovato rifugio, in attesa che dal fronte principale i suoi figli tornino in massa a soverchiare le poche centinaia di armati che sono accampati nel suo territorio. Ma i Naekt-Nar, fedeli al patto, riforniscono i propri alleati con ogni forma di supporto logistico, ricevendo in cambio utili informazioni e preziosi interventi di sabotaggio ai danni dell’esercito Vendol. L’azione combinata interna ed esterna funziona quasi alla perfezione e la prima linea Vendol viene tagliata fuori, mentre il braccio destro della loro Madre, il Massacratore, viene trucidato dai Campioni dei Custodi. La battaglia è vinta anche se Alephend sembra essere scomparsa, come inghiottita da Numea stessa.