Senza Futuro
A seguito degli accordi presi con Ejin e dopo un viaggio di svariate settimane, saltando da un portale all'altro per tutta Elian, gli Eroi di Altesia finalmente giungono alla cosiddetta Culla Elfica.
In questo luogo sperano di trovare informazioni e forse armi per affrontare Taasar e Hirilith - che del regno elfico erano stati al tempo sovrani con i nomi di Endacil Gildor e Silia Celebrian.
Negli anni del Velo la Culla è rimasta isolata e protetta grazie alla Torre Celeste, un'antica Meraviglia del popolo elfico in grado di concedere a chi ne governava il potere di scrutare il futuro. A seguito del crollo della Meraviglia, avvenuto nel 218DV, nessuno ha più avuto accesso a visioni sull'avvenire, ma il bagaglio di conoscenze sul passato e sul presente è ancora a disposizione di coloro che interagiscono con i frammenti residui della Torre.
Oggi la Culla è un luogo neutrale, custodito dai pochi Guardiani presenti, discendenti diretti degli Elfi custodi della Torre, dediti, per quanto possibile, alla preservazione dei suoi luoghi e delle sue conoscenze.
Solo coloro che infrangono le regole della Culla e ne minano in qualche modo la stabilità vengono considerati come nemici e di conseguenza scacciati: Ejin e i suoi, che vorrebbero impossessarsi con ogni mezzo di una gigantesca vena di Irenor (un prezioso materiale dalle proprietà magireattive e dalla natura piuttosto instabile) che giace nelle profondità della Culla, sono già stati ripetutamente respinti. A Hirilith e Taasar, che invece rispettano la neutralità del luogo, viene altresì data la possibilità di sfruttare la Culla come luogo in cui incontrarsi per discutere nonostante non siano più effettivamente riconosciuti come regnanti dai Guardiani.
Gli Eroi di Altesia, giunti con gli Ejinath la prima sera e subito accampatisi nella Culla, vengono per forza di cose inizialmente considerati degli invasori.
Riescono però a nascondere gli accordi presi con Ejin e, dopo aver raccontato ai Guardiani di quanto sta accadendo al di fuori dei limitati confini della Culla a opera di Hirilith e Taasar, riescono a convincerli della loro buona fede assicurandosene la collaborazione: i Guardiani daranno loro sia il supporto per l'attivazione delle protezioni già presenti nel luogo, sia l'autorizzazione ad accedere alle conoscenze conservate nella Culla (la raccolta delle quali è vietata ai Guardiani in quanto una veggenza del passato aveva mostrato che uno di loro, raccogliendo i frammenti, avrebbe ottenuto un potere terribilmente pericoloso per la sopravvivenza della Culla stessa), sia un oggetto che permetterà il controllo in sicurezza della vena di Irenor.
Mentre Ejin e il suo esercito tengono a bada gli Orrori e i Non Morti, che nonostante le difese organizzate sulla base delle informazioni fornite dagli Ejinath a ondate cercano di accedere alla Culla per attaccare gli Altesiani, gli Eroi passano due giorni e mezzo a raccogliere informazioni e a scendere sempre più in profondità nella vena di Irenor per imbrigliarne più potere possibile.
Solo nel pomeriggio del terzo giorno, quando buona parte delle informazioni è stata ritrovata e la quasi totalità della vena di Irenor è finita sotto il controllo Altesiano, i Guardiani comprendono che la loro fiducia nei nuovi arrivati è stata decisamente mal riposta.
Gli Eroi condividono il potere ottenuto con Ejin, scatenando l'ira dei Guardiani e della Culla stessa. Un'orda di Orrori e Non Morti si abbatte sul campo.
Solo l'intervento di Ejin e del suo esercito consente agli Eroi di Altesia di prendere il controllo della Culla, ora testa di ponte per il prossimo assalto a Hirilith.